INFIORATA CARUNCHIO

Carunchio, 11 Giugno 2023 Festa del Corpus Domini "Infiorata 2023"

Carunchio

Gennaio27
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INFIORATA CARUNCHIO
Carunchio,arroccata su un colle domina la valle del fiume Treste. Nella parte alta del paese si puo spaziare nel vasto panorama che va dalle vallate sottostanti fino ad arrivare alle cime della Maiella. Il territorio comunale si estende per 32,39 Kmq, su un area prevalentemente di media montagna. Il paese è formato da circa 600 abitanti, Carunchiesi.
L’ origine del suo nome, come dicono i racconti popolari, risale a quando un nobile, attraversando queste terre con il suo amatissimo cavallo, dovette fermarsi perchè a questo s’ era rotto uno zoccolo. L’ uomo, si dice, che con le lacrime agli occhi, per il forte dispiacere, esclamo:”Caro unghio del mio cavallo”. Purtroppo il cavallo morì e il suo padrone per restargli sempre vicino, fondò nei pressi della sua tomba questo paesino e nel ricordo dell’ esclamazione fatta lo chiamò Carunchio. Ma questo è solo un racconto popolare, infatti il nome Carunchio, probabilmente deriva da “Carunca”,aratro.
La notizia documentaria più antica che ricorda Carunchio risale al millecento e si trova in una bolla di papa Alessandro III nella quale si definiscono i limiti della diocesi teatina. Contemporaneamente viene descritta ripetutamente nel “Libro di Re Ruggero” curato da al-Idrisi, geografo arabo della corte normanna, che la chiama “qarang”.
Successivamente l’ antico sito che con ogni probabilita’ si trovava in localita’ Santa Maria della Valle (per altri in localita’ Taverna) venne abbandonato per le continue scorrerie saracene e gli fu preferito l’ attuale, sicuramente più difendibile. Ricevuto in dote baronale da Odorisio di Sinibaldo,successivamente nel 1316 infeudata a Gisolfa e Sofia di Caronco, feudo dei Caracciolo nel quattrocento, appartenere poi ai Marinelli.
Facendo una passeggiata nella parte alta del paese, si possono distinguere resti della cinta muraria, nonchè di Porta Coluccia. L’impianto murario risale al medioevo ed ha una struttura ad anelli concentrici sfalsati in quota e focalizzati sulla parrocchiale S. Giovanni Battista e sul Palazzo Castelli.
Dall’ alto domina la chiesa di S. Giovanni Battista, ristrutturata nel 1756, con la sua torre campanaria. Prima di entrare nella chiesa già si nota il portale in pietra barocco di fine lavorazione, per poi restare affascinati, una volta entrati dagli affreschi, dalle statue dei Santi, ma soprattutto dall’ imponente organo barocco di fine ‘600 intagliato e dorato, su coro ligneo. Tuttora tale organo è considerato uno strumento dei più eccezionali dell’ Italia Centrale, visti i particolari accorgimenti tecnici di straordinario valore armonico apportati da Francesco D’Onofrio da Caccavone nel 1775.
Affianco la chiesa vi sono i resti del Palazzo Castelli con struttura del XVII – XVIII secolo con permanenze medioevali del mulino. Vicino al Palazzo Castelli si trova il Palazzo Turdò, quadrilatero isolato con garitte angolari, fortificato. Del XIX secolo con influssi toscani.
Nella Piazzetta del paese è situata la chiesa di S.Maria o del Purgatorio. Interni ottocenteschi, con residuale spazio ogivale costolano medioevale e resti di ciclo di affreschi murali dove nella scena dell’ultima cena tra gli apostoli si scorge una figura femminile. Portale del 1509 proveniente dal S. Giovanni Battista e rosone in forme tardo-romaniche e già rinascimentali. Andando fuori dal paese,di considerevole bellezza è la Villa Castelli, neoclassica della fine dell’800, rimaneggiata. Con ampio parco, in località Cerreto. All’interno resti del mobilio originale.
Immersa nel verde è la Chiesa di Santa Maria della Valle sita nell’ ononima località, ricostruita negli anni 50, con annessa area per il tempo libero. Sicuramente non è da meno la Chiesa di Santa Lucia con con il suo caratteristico giardino. Ristutturata di recente dopo molti anni di inattività.
Appena usciti dal paese sulla ex ss86 vi sono i resti della chiesa di S.Michele.

Ricerca fatta da Potente Gabriele

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Blog by Gabriele Potente



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